Telegiornali, giornali, internet e social, ne stanno parlando sempre di più, creando una confusione generale tra i contribuenti che non sanno più da che parte girarsi e iniziano a chiamare in studio in preda al panico per sapere come devono fare per non sbagliare.
L'Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione un sito apposito e anche un video dimostrativo su Youtube, nonchè una circolare in cui si danno risposte ai questiti più comuni. Si possono trovare anche altre informazioni generali nella scheda informativa dell'Agenzia.
Ma proviamo a vedere noi che cosa si deve fare in pratica.
Il 730 precompilato è la novità in materia fiscale del 2015. La grande novità che dovrebbe rendere la predisposizione della dichiarazione più semplice e tecnologicamente avanzata.
Prima di tutto, il 15 Aprile sarà possibile ottenere il 730 precompilato, ma questa non è una data di scadenza. Se il modello si scarica il 16 o il 17 Aprile, o addirittura a maggio non succede nulla, nessuno chiederà delle sanzioni o interessi se non si è scaricato questo "prezioso" documento.
La scadenza per presentare il 730, è il 7 luglio, quindi facciamo un bel respiro e pensiamo che si, non si deve perder tempo, ma si può fare tutto con dei tempi dignitosi, senza correre come dei flipper in preda all'ansia.
Ora che abbiamo capito di avere a disposizione il tempo necessario per fare tutto a dovere, vediamo come muoverci.
Quando si parlava di 730 precompilato, si pensava di ricevere dall'amministrazione finanziaria il modello compilato da controllare e rispedire indietro. Vista così poteva anche essere una bella cosa, innovativa e pratica. Peccato che nella realtà non sia proprio così.
Infatti il modello non arriva a casa con una bella busta, ma si deve scaricare on line. Anche per il/la signore/a pensionato/a di 90 anni, sarà possibile scaricarlo on line. (Ci rendiamo conto di che cosa significa questo? Senza nulla togliere ai 90enni, che a volte sono meglio dei 20enni, ma forse era meglio lasciarli vivere la loro vita in pace e godersi i nipotini, no?).
Ma qui la domanda sorge spontanea, come si scarica?
Si dovranno chiedere i codici di accesso all'Agenzia delle Entrate. Ci si deve registrare sul sito (link qui) inserendo i propri dati personali. Al termine della registrazione, verrà consegnata una parte del codice (via mail o con un sms sul telefono) che dovrà essere ben conservata. Nell'arco di una quindicina/ventina di giorni, verrà inviata all’indirizzo di residenza una busta contenente la seconda parte del codice. Con le due parti del codice sarà possibile accedere al proprio profilo e scaricare il 730 precompilato.
E' possibile richiedere anche il codice pin chiamando il numero di telefono 848.800.444. Visto il numero di contribuenti che ne faranno richiesta, suppongo che i tempi di attesa al centralino saranno abbastanza lunghi, quindi penso sia meglio usare il tempo dell’attesa per fare la procedura on line. (Questo è un mio parere assolutamente personale).
Ci sono buone notizie invece per coloro che possiedono già il codice Pin dell’Inps. Anche con solo con questo codice si potrà prendere visione del proprio modello 730 precompilato.
Di conseguenza si può scegliere quale codice richiedere, se quello dell’Inps (la tempistica e la procedura sono più o meno le stesse, potete vederlo qui) o quello dell’Agenzia delle Entrate; tutto dipende da quali interessi si hanno. Infatti questi codici potranno essere utili anche in futuro, perché valgono per sempre e non sarà necessario rifare la procedure ogni anno.
Con il codice dell’Agenzia delle Entrate si può visionare anche il proprio Cassetto Fiscale, quindi la propria posizione fiscale dal 1994 ad oggi (dichiarazioni presentate, pagamenti, avvisi bonari in corso pagati e non).
Con il codice dell’Inps si può controllare invece la propria posizione contributiva, fare i calcoli per la pensione e vedere anche le pendenze iscritte a ruolo (cioè se si hanno delle questioni in corso con Equitalia, il debito residuo da pagare e le situazioni pendenti).
Può essere che non tutti vorranno effettuare la procedura di richiesta dei codici da soli, e quindi saranno portati a rivolgersi ad un professionista abilitato o ad un Centro di Assistenza Fiscale (Caf).
Passaggio direi quasi obbligato nella maggior parte di casi, indipendentemente dall’acquisizione dei codici in maniera autonoma. L’amministrazione finanziaria ha infatti ammesso che oltre il 70% delle dichiarazioni precompilate saranno incomplete, pertanto sarà necessario apporvi delle modifiche.
Ma fino a qui, nulla di male direte voi, come ci si è rivolti per anni al professionista o Caf che sia per fare il 730, ci si rivolge anche quest'anno come sempre, ed è tutto a posto.
Ecco, è qui che iniziano i problemi.
Il professionista che verrà delegato per svolgere qualsiasi operazione con i modelli già precompilati, avrà la responsabilità degli errori. Ma non solo per gli errori commessi da chi elabora le dichiarazioni, ma anche per quelli imputabili al cliente e quelli commessi da chi ha precompilato il modello.
Ovvero, se il modello precompilato viene accettato senza modifiche direttamente dal contribuente o dal sostituto di imposta (se presta assistenza fiscale), l’amministrazione finanziaria non effettuerà il controllo documentale sui dati forniti dai soggetti terzi, cioè su quei dati che l’amministrazione finanziaria stessa avrà inserito nel modello precompilato.
Se il contribuente invece delega un professionista abilitato o un Caf, a prendere visione del proprio modello precompilato, questi ultimi devono apporre sulla dichiarazion il visto di conformità, sia che la dichiarazione venga modificata, sia che questa venga accettata così com’è stata precompilata.
Questo vuol dire che i controlli verranno eseguiti (anche se la dichiarazione viene accettata e non modificata) presso il Caf o professionista abilitato che ha presentato la dichiarazione, senza rivolgersi al contribuente. Nel caso in cui a seguito del controllo dovesse emergere una differenza di imposta a debito, verranno inviate direttamente agli incaricati della compilazione del modello le eventuali richieste di pagamento, alla quale questi saranno tenuti a rispondere nella misura dell’imposta, maggiorata di interessi e sanzioni (30%).
Il professionista abilitato o il Caf può però evitare di pagare se riesce a dimostrare che il visto di conformità infedele è stato posto a causa di un comportamento doloso del contribuente.
In poche parole, il professionista si prende carico di tutto. Nel caso in cui a seguito del controllo dell’Agenzia delle Entrate, dovesse risultare un maggiore importo da pagare rispetto a quanto indicato in dichiarazione, questa somma (imposta + sanzioni al 30% + interessi) dovrà essere corrisposta direttamente da chi è stato delegato per la compilazione della dichiarazione. Se poi questo riesce a dimostrare che tali errori derivano da un comportamento infedele del contribuente, può evitare di pagare e rifarsi sul suo cliente.
Quindi, oltre al tempo necessario per la compilazione della dichiarazione, che può essere più o meno breve, chi elaborerà le dichiarazioni dovrà anche mettere in preventivo, che in caso di necessità, si dovrà essere in grado di dimostrare che la documentazione fornita dal contribuente non sia stata manomessa e sia stata correttamente inserita dichiarazione, e che il professionista non avrebbe in alcun caso potuto sapere che quello che aveva in mano non corrispondesse alla verità (semplice vero?).
Per fare tutto questo, è inevitabile che il compenso richiesto da un Caf o da un professionista abilitato per la presa in carico di un modello 730, aumenterà drasticamente, fino a raddoppiare rispetto all’anno scorso. Si tenga presente infatti che è stato necessario per i Caf, aumentare i massimali delle proprie assicurazioni, e pertanto è impensabile riuscire a mantenere i costi di elaborazione agli stessi livelli degli anni precedenti.
A questo punto non so quanti vantaggi possa aver portato l’introduzione del modello 730 precompilato. Considerando l’argomento dal punto di vista di chi dovrà effettuare il lavoro, mi viene da pensare che forse tutti questi vantaggi non ci sono. L’unico vantaggio potrebbe essere quello di portare i contribuenti ad essere abilitati ad accedere ai propri cassetti fiscali/contributivi. Aspetto che si rileverà essere molto utile nel caso in cui dovessero verificarsi dei controlli e verifiche da parte dell'amministrazione finanziaria; essendo già in possesso dei propri codici, il contribuente potrà prendere visione della propria situazione in qualsiasi momento, o delegare un professionista per farlo.
Ricordo che, a seguito di tutte le nuove proposte, resta ancora in essere la possibilità per il contribuente di continuare a presentare la dichiarazione dei redditi con le modalità ordinarie.
Consiglio vivamente, prima di prendere l’iniziativa e richiedere i codici di accesso, di consultare un Caf o professionista, e decidere con quest’ultimo quale sia il modo migliore di operare per la propria situazione specifica. Per poter dichiarare senza problemi in futuro e chiarire anche la questione compensi prima di trovarsi brutte sorprese.